L ‘amianto o asbesto è un minerale con struttura fibrosa utilizzato fin da tempi remoti per le sue particolari caratteristiche di resistenza al fuoco e al calore, è presente naturalmente in molte parti del globo terrestre e si ottiene facilmente dalla roccia madre dopo macinazione e arricchimento, in genere in miniere a cielo aperto, il cemento-amianto detto anche fibrocemento o eternit è un materiale compatto realizzato con una miscela di cemento e fibre di amianto, in quantità pari a circa il 15% in peso, il materiale ha un’elevata resistenza alla corrosione, alla temperatura e all’usura.
La presenza di manufatti in cemento-amianto non costituisce di per sé rischio per la salute dei cittadini e/o per la tutela ambientale, in quanto il rischio dipende dalla probabilità di una dispersione di fibre di amianto in aria e/o nel suolo.
La probabilità della cessione di fibre è a sua volta connessa alla perdita di compattezza del manufatto in cemento amianto che si realizza per una lunga esposizione agli agenti atmosferici e/o per danneggiamento ad opera dell’uomo, se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso è improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre, è quindi importante verificare che il manufatto sia in buone condizioni per escludere i rischi derivanti dalla dispersione di fibre, la Legge 27 marzo 1992, n. 257 “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”, vieta la vendita di materiali in cemento amianto per cui dal medesimo periodo si assume che questo non sia più stato impiegato nelle costruzioni, ne consegue che un edificio di età inferiore ai 16-18 anni (al 2010) quasi sicuramente è privo di amianto.
Ciò nonostante manca la certezza assoluta in quanto fino al 2004 materiali in cemento amianto acquistati prima del 1992 potevano comunque essere utilizzati dai relativi proprietari, Già dalla fine degli anni 80 in commercio si trovavano dei materiali alla vista identici al cemento amianto ma che sono liberi da amianto, si tratta di lastre ondulate, costituite prevalentemente da cemento compresso che contiene in genere fibre organiche naturali e spesso fibre sintetiche come rinforzante, che possono essere comunemente acquistate presso i rivenditori di materiali edili, spesso non è possibile verificare a distanza la differenza di questi materiali con il cemento amianto in quanto in entrambe la matrice cementizia (oltre 80%) impedisce la distinzione.
Mappatura in Regione Lombardia
Il Piano Regionale Amianto della Lombardia (PRAL), previsto dalla Legge Regionale n. 17 del 29 Settembre 2003 e approvato con D.G.R. VIII/1526 del 22 Dicembre 2005, stabiliva che ARPA Lombardia avrebbe realizzato la mappatura delle coperture in cemento-amianto presenti nella regione, con la finalità di determinare l’estensione complessiva del problema.
Per conseguire per tale obiettivo, in accordo con Regione Lombardia, l’Agenzia ha adottato una tecnica campionaria, identificando innanzitutto le aree regionali più rappresentative, in base al livello di antropizzazione e la presenza diffusa di insediamenti industriali antecedenti al 1994, su tali aree è stata condotta una campagna di rilevamento aereo con scanner iperspettrale. Considerata la tecnica adottata, è stato possibile anche identificare puntualmente ognuna delle coperture in cemento-amianto presenti dell’area campionata.
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